Era fine settembre quando acquistai la nuova base (1,9 cm di spessore) sulla quale sarebbe dovuta sorgere Notre Dame. Il primo plesso ad essere innalzato fu il corpo centrale con le navate, seguendo un metodo di "torta a strati" a me ben noto. La prima peripezia fu l'abside, essendo curva dovetti utilizzare un altro tipo di cartone, più sottile e flessibile, che di conseguenza andò ad alterare leggermente l'unità cromatica del tutto (come poi accadrà altre volte). Prestai molta attenzione a incurvare i pezzi, con un tantino di forza in più avrei potuto far crepare il materiale e procurare danni irreversibili. L'abside non fu affatto facile, soprattutto l'ultimo livello che, essendo più corto, opponeva una maggiore tensione e quindi un maggiore rischio di rovinare il cartone. Il comparto grafico non fu da meno: avevo ben tre grandi rosoni da disegnare e colorare, tantissime bifore e molte decorazioni minuziose. Tutto impegnativo, ma inutile dire che la parte più odiosa fu sempre la stessa: il comparto delle porte. Ammetto di odiare quelle strombature che tanto caratterizzano i portali gotici. Sono senz'altro affascinanti, ma orribilmente fastidiosi da riprodurre in miniatura.
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