La facciata si rivelò essere invece un vero piacere da costruire. Compatta, simmetrica, imponente e con un pizzico di sobrietà in contraddizione con l'influenza artistica. Le torri furono l'opportunità per mettermi alla prova grazie a contrafforti differenti l'uno dall'altro e strutture interne nere, a contenere le campane, che somigliavano ad una pagoda giapponese. Inoltre notai anche una leggera differenza tra la torre nord e quella sud: la prima è leggermente più alta e larga della seconda. Così dovetti ben ponderare questo particolare per non renderlo troppo evidente. La galleria delle chimere fu un altro elemento che permise al modello di salire di livello, ma per realizzarla mi ci vollero più di due giorni. Questo perché non fu facile tagliare quel tipo di cartone in strisce sottili, a rappresentare le colonne. Più abbordabile fu la galleria dei re, nel livello inferiore. Le varie sculture qui presenti sono solo disegnate, ma colorate in modo da metterle in risalto. E per aumentare questa evidenza, decisi di applicare un sottile strato di colla vinilica che, una volta asciugata e divenuta trasparente, rese il pigmento più scuro e quindi in maggior risalto. Utilizzai questa tecnica anche in altre parti della facciata, come i portali e nella stessa galleria delle chimere.

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